Sentivo di volerlo così tanto, era come se il mio cuore stesse per saltare fuori-
Ma non ero io, era qualcun’altro.
Ero abituato a pensare, “Le speranze e i sogni… cos’altro potrebbe volere qualcuno?” Dov’è finita quella versione di me, ora?
Tenuto a bada da un’imitazione, ho perso la mia luce guida.
Sul filo tra la vita e la morte, i bucaneve fioriscono con forza.
Se a causa di qualche errore, non fossi mai fatto a pezzi,
Quantomeno, metti quei fiori intorno al mio involucro vuoto.
È davvero questo tutto ciò che c’è? Sembra essere giusto, non credi?
Non mi interessa neanche se tutti dovessero pensare che mi sono arreso.
Questo non sono io… non sono per niente io – non c’è valore in qualcosa che chiunque è in grado di fare.
Tracciando col dito quella cicatrice lasciata da quella ferita, chiamo invano,
Per fare in modo che ciò che sta dormendo nel mio profondo si risvegli-
Ma se davvero avessi qualcosa così,
Come un camaleonte, avrei già da tempo lasciato che venissi tinto da questo mondo.
Sto vivendo come se fossi morto? O sono morto, e sto solo apparendo come vivo?
Ma quei bucaneve al confine fra la vita e la morte sono così belli!
Se a causa di qualche grande sbaglio, fossi diventato competente,
Spero che qualcuno possa piantarmi una pallottola in fronte.
Questo non basta? È già abbastanza, giusto?
Non ho nessun interesse per una vita passata dietro un vetro.
Non importa che sia giusto o sbagliato, non posso essere separato da me stesso.
Basta così! Basta così! Se potessi concedermi un po’ di consolazione, le cose si farebbero più semplici;
Non è che sia sbagliato, o giusto, se è per questo- È perché non conosco la risposta che non posso mai concederlo!
Se finissi per smetterla in qualsiasi caso, non mi preoccuperei neanche di provarci.
Quindi in mezzo a questi bucaneve, tingimi di bianco ancora una volta.
Me e me stesso.