La via di casa… i miei piedi… in mezzo a un mezzogiorno monocromatico;
Com’è il mio respiro? Normale? Mentre porto la mia mano al petto.
I miei ricordi iniziano ad ondeggiare, mischiandosi e traboccando,
Non lasciare, non lasciare… chi è qui a poca distanza?
Lungo la strada, ad un punto di blocco, sono lasciato indietro dall’orologio:
Devo camminare, devo correre, prima di essere divorato dal passato.
Non importa cosa faccio, finisco per posare gli occhi su cicatrici che non voglio vedere.
Non dimeticare, non dimenticare… il mio cuore da solo rappresenta il mondo!
Non fui più in grado neanche di immaginare lo scenario che avrei incontrato secondi dopo…
Ma per la persona che dall’interno dello specchio sta guardando in questa direzione, tutto è saputo.
E di nuovo, il mio cuore… di nuovo, il mio cuore…
Chi è chi… chi è me… in questo mezzogiorno monocromatico,
Com’è il mio modo di pensare… sono davvero io? Quanto di tutto ciò è la verità?
Più ci penso, più mi sento sommergere.
Non farla uscire, tienila al sicuro… quella debole fiamma che ancora arde.
Le parole che ricordo… il calore che posso ricordare…
Le cose che furono perse e sparirono, ma che non posso cancellare… e il fatto che la mia morte sia certa…
Ancora una volta… mai più…
Il mio cuore ancora… il mio cuore ancora…
Come riafferma quella voce… quel calore…
Il mio cuore ancora…
La parata continua: Il mio cuore da solo rappresenta il mondo!
La parata continua: Sono proprio qui!
La parata continua: Il mio cuore da solo rappresenta il mondo!
La parata continua: Quella debole fiamma che ancora arde!