Nel mezzo di questo caldo schifoso nel centro della stazione di Shinjuku, ho visto una cosa che si è fissata miei occhi.
Una canzone senza nome che un senzatetto stava canticchiando suonava come un aggressivo, proiettile vagante,
Colpendo la socialità a pezzi di una cabarettista su di un taxi.
Una tavoletta mortuaria Buddhista, avvolta in carta di giornale, è stata dimenticata fra gli oggetti smarriti; una Antares* caduta…
Una faccia gigante che sorvola l’orizzonte…
Una Tokyo ubriaca che forma una folla gigante… in una divertente, ma sostanzialmente triste, Uscita Est.
C’è una debolezza in ognuno di noi che non ci permette mai di restare da soli;
Come Kalashnikov, non siamo in grado di dare la colpa a nessun’altro.
C’è una debolezza in ognuno di noi che non ci permette mai di restare da soli;
Appendilo al tuo cuore e continua a camminare, da solo.